Itinerario turistico Trabia

PORTA PALERMO

Punto di interesse n°1

Procedendo a piedi lungo la statale 113, in direzione Messina ed imboccando il bivio per il centro abitato di Trabia, dopo aver superato il sottovia della strada ferrata, ci si ritrova dinnanzi le antiche mura della città. A causa della loro parziale demolizione  avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, sono state restaurate nel 2008. Le mura furono costruite dal principe Ottavio Lanza II, detto l’Edificatore, nella prima metà del XVII secolo , in difesa del piccolo borgo e delle terre circostanti il castello. Nelle pareti laterali della porta sono presenti quattro lapidi, due delle quali risalgono allo stesso periodo di costruzione delle mura: nella prima il principe rivendica i diritti su queste terre, nella seconda invita i passanti, con grande senso di ospitalità, ad entrare gradevolmente nel territorio con le seguenti parole: “Senza paura entra in questo territorio ospite amico, ti invita qui una sede ed un’ospitalità sicura, lontana da qui fuggono le insidie, le frodi e gli inganni, vi risiedono la sacra fede, la pietà e la religione, questo territorio è di presidio, un leone dal vigile sguardo ti protegge e il casato proveniente dalla Bavaria sotto la guida dei Lanza. Lo stesso è crudele con i colpevoli e mite con gli innocenti, a questi è favorevole, mentre mette in fuga quelli azzannandoli.”. Le altre due lapidi riportano invece l’elenco dei caduti trabiesi che hanno sacrificato la loro vita per la difesa della Patria durante la prima guerra mondiale.

Approfondimenti:
L’ingresso delle truppe americane a Trabia

S. OLIVA

Punto di interesse n°2

Varcando la porta di Trabia si erge la splendida Chiesa di Sant’Oliva, la più antica del borgo, costruita nel 1643 per volere di Don Ottavio Lanza. La Chiesa fu adibita fino al 1800 a cimitero locale. Essa è caratterizzata da una struttura semplice ad una sola navata, è dotata di  un prezioso altare proveniente dalla chiesa del Castello Lanza ed in essa vi  sono conservate due splendide opere. La prima è il martirio di Santo Stefano, che sembrerebbe stilisticamente legata alla scuola di Pietro Novelli. La seconda è una Madonna con Bambino realizzata secondo stilemi fiamminghi o derivanti dalla cultura Antonellesca.

Approfondimenti:
Sulla fondazione di Trabia nel giorno del suo 388° anniversario. ( 19 gennaio 1635-19 gennaio 2023).

PIAZZA LANZA E LAVATOIO

Punto di interesse n°3

Procedendo verso il centro urbano si giunge nella Piazza dedicata a Giuseppe Lanza, centro nevralgico di incontro per i giovani locali e dei paesi limitrofi. Essa sul lato destro è caratterizzata da una parete rocciosa di natura calcarea che nei millenni trascorsi è stata interessata da una faglia verticale. A ridosso di detta faglia si può ammirare una vasca ottocentesca, ornata nella parte sovrastante con lo stemma marmoreo della Famiglia Lanza. Essa è alimentata da 10 rubinetti chiamati “cannoli”, che vi riversavano fino agli anni Sessanta, oltre 200 litri d’acqua al secondo.  Alla destra della vasca si può notare la struttura di un antico acquedotto costruito  in epoca fascista. A ridosso dell’acquedotto esiste ancora oggi un’altra piccola vasca con due “cannoli” dalla quale sgorga acqua potabile. Nella via sottostante la Piazza si notano i resti di un antico lavatoio che fino agli anni Cinquanta veniva utilizzato dalle massaie del Paese per lavare il bucato. All’interno della Piazza si può notare, inoltre, un monumento al Milite Ignoto, dedicato ai caduti in guerra.

Approfondimenti:
Trabia e le origini degli spaghetti

SS. SACRAMENTO

Punto di interesse n°4

Procedendo verso il centro lungo il Corso principale, dedicato a Giuseppe La Masa, generale garibaldino ed eroe nazionale,  sul lato destro, è possibile contemplare  la Chiesa del SS. Sacramento. Essa fu edificata nel 1715 per volere di Don Ignazio Lanza, Deputato del Regno e Capitano di Giustizia nonché Pretore di Palermo, a seguito di un incremento demografico della popolazione locale. La Chiesa, inizialmente intitolata al Patrono “SS. Crocifisso”, venne benedetta dall’Arciprete Don Giacomo Buccheri l’11 gennaio 1716. La Chiesa, secondo lo schema delle altre chiese trabiesi, si presenta con una facciata semplice allineando il portone, l’edicola, e il rosone, una semplicità che si riflette anche all’interno facendo eccezione dello sfarzoso tabernacolo.

Approfondimenti:
La processione del Corpus Domini a Trabia

CAPPELLA DEL CALVARIO

Punto di interesse n°5

Procedendo verso il centro si giunge in via Calvario, strada che conduce al quartiere più antico di Trabia. In essa si trova una piccola Cappella (Cappella del Calvario) edificata nell’aprile del 1830 per volere dell’istituto religioso ancor oggi presente nel Paese. La pittoresca Cappella venne edificata in cima ad una roccia arenacea quarzosa, visibile ancora oggi: essa, ridotta in sabbia, veniva utilizzata dalle donne del vicinato per pulire minuziosamente il pentolame annerito dalle fiamme. Alle spalle della roccia vi è posta una grande croce di ferro con tre luci alle estremità che simboleggiano la Trinità. Essa viene utilizzata dai fedeli durante tutto il mese di maggio per la recita del Santo Rosario, durante la settimana del Sacramento e per la settimana santa in occasione della processione del simulacro di Gesù Cristo e della Vergine Addolorata. Nelle vicinanze della Cappella si trovano la Casa Natale del “Servo di Dio” Fra’ Andrea Tonda e due piccole piazzette, una caratterizzata da un grande albero di fico posto al centro di essa, l’altra antistante la Cappella, da cui è possibile notare la roccia arenacea.

Approfondimenti:
Il Calvario tra storia e tradizione

CHIESA MADRE SANTA PETRONILLA

Punto di interesse n°6

Approfondimenti:
La Chiesa Madre di Trabia dedicata a Santa Petronilla Martire
Il Quadro dimenticato dello Spagnoletto
La quattrocentesca croce di Trabia

MADONNA DELLE GRAZIE

Punto di interesse n°7

La Chiesa della Madonna delle Grazie è stata costruita tra il 1635 e il 1945 come pietra di confine tra la “Città delle terme” (Termini Imerese) e il feudo di Trabia. All’interno della chiesa si possono ammirare un grande crocifisso in cartapesta e un’opera della scuola del celebre pittore Pietro Novelli, che raffigura i due celesti  protettori della città di Termini Imerese, San Calogero e il Beato Agostino. Inoltre vi è un quadro molto antico su pietra , di autore ignoto, che rappresenta l’immagine della Vergine Maria con San Giuseppe e Gesù bambino. Esso venne ritrovato in un “edicola” antichissima che si trovava sul torrente  antistante la chiesa. All’interno della Chiesa vi sono alcuni stucchi di scuola Serpottiana risalenti al XVII secolo. Una leggenda popolare narra che il Crocifisso venne trafugato in una notte per essere portato nella vicina Termini Imerese ma puntualmente, il giorno successivo venne ritrovato nuovamente nella navata centrale della Chiesa della Madonna delle Grazie. Ad aumentare il velo di mistero vi è la traccia di argilla sui piedi del Crocifisso che pare volesse ritornare sul suolo Trabiese al quale apparteneva.

Approfondimenti:
La Chiesa della Madonna delle Grazie